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martedì 1 settembre 2015

Le Fave (Vicia faba) Arricchiscono di Azoto la Terra dell'Orto

E' noto fin da tempi antichi che alcune specie apportano elementi che altre consumano. 
Un elemento cardine per lo sviluppo di tutte le piante è l'Azoto e le Fave (Vicia faba) contribuiscono all'arricchimento di azoto della terra dell'orto in cui sono coltivate. 


Generalità ed Inquadramento Botanico :

Baccello di Fava La Fava (Vicia faba, detta anche Faba vulgaris) è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Fabaceae (detta anche Leguminose), la stessa di Piselli e Fagioli. Come accennato sopra ha l'ottimo pregio di arricchire il terreno di azoto e la sua coltivazione può essere molto utile per preparare un terreno ricco per l'orto estivo. Questa sua caratteristica è dovuta alla simbiosi che si instaura tra le sue radici e i batteri della specie Rhizobium leguminosarum. Questi batteri sono azotofissatori, ovvero hanno la peculiarità di esser in grado di assorbire l'azoto gassoso (N2) presente nell'atmosfera e di convertirlo in altri composti azotati solidi in grado di esser assorbiti dalle radici delle piante. La simbiosi è utile ad entrambi gli organismi, i batteri forniscono sali di azoto assimilabili, mentre le radici delle fave forniscono loro i restanti nutrienti.


Semina, Coltivazione, Sviluppo ed Esigenze Climatiche :

Vicia faba leaves
Le Fave, diversamente da altri ortaggi, preferiscono un clima fresco e mal si prestano alla coltivazione estiva. In Italia, laddove non geli, si possono coltivare nel periodo autunno-invernale, altrove è meglio coltivarle una volta passati i rigori invernali, da fine febbraio a maggio. 
Vicia faba flowersLa germinazione dei semi avviene anche a temperature di poco superiori agli 0° C (32 F°) e, con temperature di 10° C (50° F), si attua nel giro di 10-15 giorni. La Fava emette un fittone con numerosi tubercoli che, anche grazie alla simbiosi con batteri azotofissatori, nutre la pianta permettendogli una crescita assai rapida. La Vicia faba ha uno sviluppo prettamente eretto con rare ramificazioni e raggiunge mediamente il metro di altezza, sebbene alcune varietà possano superare i 150 cm. Le foglie sono alterne e composte da 2-4 foglioline. I fiori sono portati da un racemo originatosi dall'ascella fogliare e ne contiene un numero variabile mediamente compreso tra 2 e 6. I fiori delle fave sono lunghi circa 3 cm, hanno colore in prevalenza bianco con striature violacee e piccole zone nerastre, temono i caldi intensi, infatti temperature superiori ai 24-26° C compromettono la fruttificazione. Il frutto è un baccello contenente da 4 a 10 semi di forma e colore molto diversificati tra le varietà.


Le Fave si possono coltivare anche in terreni poveri o intensivamente sfruttatati in precedenza. Oltre a svilupparsi ed a fruttificare, renderanno il terreno nuovamente ricco di azoto, sui cui si potranno poi coltivare con successo Pomodori, Melanzane, Peperoni e tutti quelli ortaggi avidi di azoto.
In altre parole le Fave è come se fossero dei "concimi naturali" a lenta cessione, almeno per quanto riguarda l'elemento principe, ovvero l'Azoto, indispensabile per la crescita di tutti i vegetali.

E' importante che il terreno non si secchi troppo, le Fave sono piuttosto poco tolleranti alla siccità e, in caso di lunghi periodi secchi, si dovrà irrigare.


Varietà :

Le varietà appartenente alla specie Vicia faba si possono catalogare in 3 grandi gruppi:


  • Vicia faba var. minor : detta anche favino o piccola fava e caratterizzata dall'aver semi piccoli  e rotondeggianti il cui peso è inferiore a 0,7 grammi. Questa varietà è usata prevalentemente per il foraggio o il sovescio e talvolta per l'alimentazione del bestiame. 
  • Vicia faba var. major : la classica fava dalla forma appiattita il cui peso di ogni singolo seme supera 1 grammo di peso. E' la varietà più diffusa per la coltivazione negli orti ed il suo uso è prevalentemente quello dell'alimentazione umana. 
  • Vicia faba var. equina : comunemente detta favetta, ha una forma semi-appiattita, una dimensione intermedia tra le due varietà sopracitate ed è usata nell'alimentazione del bestiame. 


Utilizzi :

Pianta di Vicia faba
La fava è una specie dai mille utilizzi, è un ottimo legume per l'alimentazione umana, ma può essere impiegato anche per l'alimentazione del bestiame, dalle mucche ai cavalli a più o meno tutti gli erbivori. Inoltre, come riportato all'inizio dell'articolo, è un ottimo apportatore di azoto nel terreno favorendo le successive coltivazioni e ben si presta anche alla tecnica del sovescio. In ultimo ricordiamo che le fave hanno crescita rapida e si sviluppano anche con temperature rigide; il fatto di esser tra le prime specie a crescere le rende indicate per la lotta biologica, questo perché in primavera possono essere parassitate dagli afidi che a loro volta forniranno un ottimo (e raro per il periodo) banchetto per le coccinelle. Attirare e nutrire le coccinelle nella prima fase della primavera aiuta a prevenire i futuri attacchi parassitari su altre specie ortive e non. 


Avversità e Patologie ;


Le fave, un po' come tutti gli ortaggi, sono soggette a diverse avversità, ciò nonostante leggeri attacchi possono esser tollerati e non compromettono la raccolta.

Le principali calamità di origine fungina sono:


  • Antracnosi : forse quella più seria, può verificarsi durante tutto il ciclo vegetativo. Attacca il fusto producendo ferite profonde e il baccello causando necrosi di colore nerastro e deformazioni che si espandono ai semi in via di sviluppo.
  • Ruggine : attacca prevalentemente le foglie producendo le classiche macchie di color giallo-arancione-marroncino sparse lungo tutta la foglia  che ricordano appunto la ruggine che troviamo su un ferro abbandonato.

L'umidità eccessiva, bagnare le piante con acqua gelida, bagnare le foglie durante l'innaffiatura e concimazioni ricche di azoto facilitano l'instaurarsi di questi funghi.


La principale avversità di origine animale è l'Afide nero (Aphis fabas), esso si riproduce molto velocemente e un eccessivo attacco compromette la vitalità della pianta, tuttavia questo parassita richiama sulle fave le coccinelle e si instaura spesso un equilibrio tra le specie.

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